L’attività dei medici del reparto di terapia intensiva è continua. Al mattino i medici veterinari responsabili della terapia intensiva ricevono dai colleghi del turno notturno le informazioni mediche sui nuovi pazienti ricoverati e gli aggiornamenti su quelli già ospitati nei ricoveri. Si procede quindi con le valutazioni cliniche di tutti gli animali e si effettuano, qualora necessario, prelievi di sangue da inviare direttamente al laboratorio interno o si prescrivono esami strumentali quali radiografie, ecografie, TC (tomografia computerizzata), RM (Risonanza Magnetica) o si richiedono visite specialistiche.
Il database minimo di qualsiasi paziente ricoverato prevede la valutazione dei parametri vitali quali temperatura, pressione sistemica, valore dell’ematocrito e delle proteine totali, esame delle mucose e del tempo di riempimento capillare, frequenza cardiaca e respiratoria. Inoltre in ciascun paziente viene effettuato, se necessario anche più volte al giorno, una emogasanalisi per valutare con maggiore attendibilità la fluidoterapia necessaria.
In base alla condizione del paziente il monitoraggio clinico viene ripetuto più volte, e comunque almeno tre volte al giorno per verificare la condizione clinica dell’animale.
Esistono gabbie e box di diversa ampiezza ed ogni postazione per il paziente intensivo è dotata di pompa ad infusione e lampada infrarossi. Sono presenti due incubatrici, una gabbia ad ossigeno per i pazienti che necessitano di ossigenoterapia e condizioni di temperatura ed umidità particolari.
I gatti vengono gestiti in un reparto a loro dedicato per limitare al minimo lo stress del ricovero.
Per i cani e i gatti affetti da malattie infettive, ossia da malattie trasmissibili ad altri animali, c’è un reparto isolato, attrezzato e gestito come i ricoveri della terapia intensiva. Ricordiamo che l’isolamento non segnala la gravità del caso ma vuole impedire la trasmissione della malattia ad altri soggetti.